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Il GdB si trova all'interno della città di Palermo famosa per la sua zona agricola, la“Conca d'Oro”, tuttavia questa celebre area agricola è stata quasi interamente distrutta dalla speculazione edilizia. Le aree superstiti fanno fatica a mantenere la propria vocazione agricola a causa dell'antagonismo della città che rende risibili i redditi agricoli rispetto a quelli garantiti dall'utilizzo del suolo per il terziario, realizzazione edifici, etc.:
Quello che purtroppo si registra inoltre è una perdita di cultura agronomica e una perdita delle radici. Il GDB vuole affrontare e risolvere questo problema dando nuovamente un senso alle aree agricole della Conca d'Oro e ri-creando il legame tra cittadini di Palermo e la loro Conca d'Oro contribuendo al recupero di un senso di appartenenza, La cessazione dell’attività agricola ha inoltre causato un impoverimento degli scambi sociali
nelle zone rurali suburbane, incrementando (sembra paradossale passando da piccole comunità a “città”) fenomeni di isolamento socio-economico-culturale di soggetti con disabilità.
GDB vuole contribuire anche a ridurre la disoccupazione degli adulti e dei giovani. Negli ultimi trent'anni gli abitanti delle zone rurali erano transitati, i meno scolarizzati, verso l'edilizia. La crisi di questo settore determina un parziale ritorno alla terra ma questo va aiutato da forme nuove di gestione dell'agricoltura. Oltre a questi problemi nel concreto della attività agricola GDB affronta il problema dell'impoverimento della fertilità del suolo, desertificazione. Questi problemi sono causati dal fatto che oggi non ci sono più come un tempo
piccoli allevamenti e non si usano i residui urbani compostati. Ciò causa un generale squilibrio dell'AgroEcosistema, un utilizzo improprio delle risorse (fertilizzanti e fitofarmaci) ma anche disinformazione. GDB affronta questi problemi trovando soluzioni in sintesi salvaguardare valorizzando uno degli ultimi piccoli lembi di terra e fornendo un modello ad altri.
Le basi del Progetto
Il luogo
La conca d'Oro, luogo agricolo celebrato da secoli per la sua agricoltura è oggi diventato l'esempio della capacità criminale (della mafia) di distruggere ai propri fini un paesaggio unico al mondo. Trovare strumenti per salvaguardare ciò che resta è una concreta risposta.
La storia
La storia del fondatore che è innanzitutto agricoltore ma che matura la consapevolezza dei limiti del modo di fare agricoltura tradizionale ma anche dei quelli cosiddetti innovativi.
I soggetti coinvolti
L'attività di formazione e informazione non predilige chi già è dotato di una base teorica o pratica ma è rivolto a tutti anche a chi in ragione delle proprie difficoltà sembra lontano da una pratica agricola.
La tecnica
Si basa su concetti noti ma declinati in un contesto suburbano quali:
a) l'agricoltura circolare, vale a dire, creazione di un sistema di rinnovamento/rigenerazione interna e autonoma a partire dall'utilizzo circolare di risorse naturalmente presenti in un terreno;
b) l'interdipendenza dinamica: il singolo elemento non può fare a meno del tutto e il tutto non può fare a meno del singolo elemento.
Questi due aspetti riferiti non solo alla cura della Terra ma anche alla cura dei gruppi umani.
L’Impatto Attuale e Potenziale del Progetto
I beneficiari sono diretti e indiretti: dai 18 in su (i partecipanti diventano portavoce e promotori del modello) ed attualmente sono nel territorio nazionale. La tecnica Bio Naturale è un modello di approccio con l'Agricoltura che può essere utilizzato dall'Hobbista per produrre il proprio cibo e dall'imprenditore Agricolo. Tutti coloro che si approcciano alla Tecnica Bio Naturale applicando una Agricoltura Circolare, contribuiscono alla salvaguardia delle risorse e riescono a produrre cibo SANO. Inoltre il metodo consente un approccio Socio-Economico che prevede INCLUSIONE, SOCIALIZZAZIONE e CONDIVISIONE escludendo l'ISOLAMENTO e la SEPARAZIONE sia nella produzione del cibo sia nei rapporti umani. Il Metodo Bio Naturale consente una significativa riduzione dei costi dell'agricoltura e riesce a contenere drasticamente gli attacchi da patogeni nelle colture in modo del tutto naturale. La produzione, oltre a basarsi sul forte vigore delle piante autoriprodotte e accuratamente selezionate nelle varietà, esclude la MONOCULTURA e prevede impianti a MACCHIA DI LEOPARDO. Ad oggi, oltre al numeroso gruppo che sta utilizzando la Tecnica Bio Naturale per la produzione del proprio cibo, sono decine gli imprenditori agricoli che hanno avviato il metodo con notevoli riscontri economici. Il percorso prevede un significativo aumento di competenze teorico-tecniche spendibili nel mondo del lavoro, ma anche un aumento del senso di rispetto e appartenenza al territorio.